Se dici Modena, tra le tante cose che evoca questa città, non puoi non pensare alle figurine.
Il 15 dicembre 2006, nel Palazzo Santa Margherita, il Museo della Figurina apriva al pubblico le proprie collezioni, donate dalla famiglia Panini e dall’azienda Panini.
Oltre alle installazioni presenti nella sede del Palazzo Santa Margherita, lo scorso 16 settembre, in occasione del festivalfilosofia dedicato all’agonismo, mille e più figurine di sport e sportivi e decine di album originali esposti insieme a gigantografie, video e animazioni, tra percorsi di gioco ed esperienze multisensoriali, hanno popolato il Mata, via della Manifattura Tabacchi n.83.
La mostra intitolata I migliori album della nostra vita. Storie in figurina di miti, campioni e bidoni dello sport sarà visitabile fino al 26 febbraio 2017.
Sport e figurine costituiscono un binomio inscindibile. Ma se in molti sanno perfettamente quanto fosse rara la figurina di Pizzaballa, o quanto sia capillare la diffusione nel mondo degli album “Calciatori” della Panini, non tutti sanno come le figurine siano state un mezzo di comunicazione efficacissimo anche dal punto politico, come durante il Nazismo con l’album di figurine fotografiche “Olympia 1936”. Accanto alle gesta memorabili nelle sfide olimpiche (la “sconfitta vincente” di Dorando Pietri, la perfezione di Alberto Braglia, la velocità di Nurmi, Zatopek, Mennea e Bolt, la rivoluzione di Fosbury, il 10 di Nadia Comăneci) e del calcio mondiale (da Meazza a Piola, da Yashin a Zoff, da Pelé a Maradona), non mancherà uno sguardo ad aspetti sociali e politici (le vicende di Jesse Owens, Monaco ‘72, la protesta di Tommie Smith); ai “duelli” che hanno fatto la storia (Coppi e Bartali, Mazzola e Rivera, Prost e Senna, Agassi e Sampras); alle imprese cinematografiche di Johnny Weissmuller, che deposto il costume da piscina indossa quello di Tarzan, o del giovane nuotatore Carlo Pedersoli che sarà conosciuto poi come Bud Spencer.
Oltre alle figurine originali, riproduzioni a grandezza naturale permetteranno di confrontarsi a tu per tu con gli atleti le cui sembianze saranno trasferite anche su giganteschi ometti del biliardino. Sarà inoltre possibile assistere a video d’animazione in cui le figurine prendono vita, e interagire con Pygmachia, un allestimento immersivo in cui lo spettatore, dentro un ring con speciali guantoni da boxe, vedrà trasformare lo sforzo fisico di un gancio in una composizione astratta dinamica, coloratissima e personalizzata.
https://vimeo.com/183855764
Scandisce la mostra anche un percorso didattico-ludico dedicato a piccoli e grandi: per scoprire che tipo di sportivo è, il visitatore, supportato da un kit, potrà sottoporsi a piccole prove, ispirate dalle figurine esposte.
Rimanendo in tema ludico, sabato 4 febbraio, dalle 15.00, senza necessità di prenotazione, viene proposto “Dadi e Sport. Il decathlon con i dadi”, un laboratorio dedicato ad adulti e bambini costituito da 10 divertenti giochi, sfide e mini-tornei per scoprire lo sport… attorno a un tavolo!
Il 31 gennaio, in occasione di San Geminiano patrono di Modena, la mostra sarà aperta gratuitamente dalle 10:30 alle 19:00.
Per informazioni e approfondimenti vi rimandiamo al sito dedicato alla mostra e alla pagina facebook del Museo della Figurina.