Pennelli Ribelli è una associazione di scopo, fondata il 25 aprile 2018 da Alex Sabattini, Andrea Casciu, Giulio Campana, dedicata esclusivamente all’organizzazione del festival omonimo. La prima azione ribelle si è tenuta nel 2018 presso la Cartiera di Lama di Reno attraverso una serie di murales dedicati alla strage di Marzabotto, al Lupo, a chi ha combattuto per la libertà realizzati da Collettivo FX, Kiki Skipi, Guerrilla Spam, Andrea Casciu, Nemo’s, Ericailcane.
La loro azione non si è fermata lì e Bastardilla, Sardomuto, Run, Nicola Alesandrini e Lisa Gelli sono gli artisti invitati per l’edizione 2019, oltre al ritorno di Guerrilla Spam con un laboratorio rivolto ad un gruppo di migranti. Altra novità di quest’anno la Nemo’s Estrazione: un progetto nato in collaborazione con l’artista che prevede l’acquisto di una stampa, al costo di 25 euro, numerata, firmata e con retouchè che darà l’opportunità di vincere un opera originale attraverso l’estrazione finale del 21 settembre. Manca poco quindi affrettiamoci tutti!
Come nasce Pennelli Ribelli?
Pennelli Ribelli nasce dall’idea di dover portare qualcosa di nuovo, nuovi stimoli, nuove visioni e alternative in un luogo dove abbiamo percepito un senso di rassegnazione. Pennelli Ribelli è un progetto che si basa sull’importanza delle parole “comunità” e “forza”: fare qualcosa per la comunità, riprendere in mano determinati valori e portarli avanti con la forza e la volontà di farlo insieme.
L’idea di una commemorazione aggressiva, attiva è vincente; che riscontro avete avuto e state avendo dalle persone? C’è differenza nelle reazioni dei giovani rispetto a quelle dei non più tanto giovani?
Il primo anno, è stato molto difficile far capire alle persone l’obiettivo del nostro progetto: parlare del valore della memoria e della resistenza attraverso il linguaggio della street art. Quelle immagini, quei murales, sono grandi e sono lì. Costringono l’occhio a guardare, costringono le persone ad interrogarsi su quello che vedono, che piaccia o non piaccia. Abbiamo ricevuto critiche, che ovviamente abbiamo incassato e che cercheremo di utilizzare a nostro vantaggio, ma abbiamo ricevuto anche tanti complimenti, tanto interesse e complicità da parte della cittadinanza e quest’anno ci sono stati dei riscontri significativi come ad esempio i primi muri donati dagli stessi proprietari, il primo realizzato dall’artista sardo SKAN nel piccolo borgo di Luminasio, Marzabotto; e il secondo muro donato dai volontari del Centro Sportivo Lama di Reno e realizzato da Giulio Vesprini.
Purtroppo non abbiamo avuto molta reazione dai parte dei giovani, forse non siamo riusciti ancora a coinvolgerli nel modo giusto, ma sarebbe bello avere dei giovani volontari curiosi di imparare e conoscere da più vicino il nostro progetto.
Lama di Reno è diventata luogo di interesse a livello locale, nazionale ed internazionale. Ora a questo luogo viene riconosciuta rilevanza anche nella street art italiana. È quindi assolutamente da visitare, aprendo cosi Marzabotto e l’intera vallata a turisti e passanti.
È evidente che la street art ha la capacità di attirare l’attenzione delle persone, portandole anche in luoghi dimenticati.
Può essere questo uno dei tratti determinanti della street art in Italia?
Lama di Reno prima del nostro arrivo era un paesino qualunque, ora sta attirando numerosi visitatori, tra cui giornalisti e fotografi, solo per ammirare i murales realizzati. Ogni giorno c’è sempre qualcuno che scatta una foto. Abbiamo saputo che anche il CAI (Club Alpino Italiano) ha fatto tappa all’ex cartiera di Lama di Reno durante un trekking.
Marzabotto, e l’intera vallata, è un luogo di grande importanza storica ed è ricco di valori simbolici da cui Pennelli Ribelli prende spunto con l’obiettivo di sottolinearli ulteriormente; non a caso abbiamo scelto l’immagine del lupo, in onore al partigiano Mario Musolesi detto il Lupo: con questo simbolo non vogliamo rendere omaggio solo a lui ma a tutte le persone che INSIEME hanno combattuto per la libertà. L’arte è libertà.
I festival di street art dovrebbero ritornare ad essere più spontanei, più genuini, con delle fondamenta solide; bisognerebbe ritornare a chiedersi il perché si sta compiendo una certa azione.
Potreste portare questo approccio in giro per il Bel Paese, e non solo, richiamando lo sguardo a eventi storici del passato dimenticati.
Sarebbe molto interessante. Ci sono state diverse proposte volte ad andare a toccare i diversi luoghi simbolo della resistenza e quindi realizzare una specie di Pennelli Ribelli in tour. Stiamo valutando l’idea. L’organizzazione con altri comuni e associazione deve essere efficace.
Senza andare troppo indietro nel tempo, guardando al panorama quotidiano: stragi come quelle che avvengono nel Mediterraneo, stragi che dovrebbero investire la nostra umanità quotidianamente ma vengono percepite come un sassolino nella scarpa; questo genere di interventi è in grado di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tragedia del fenomeno immigratorio degli ultimi 7 anni.
L’arte non è la risposta a tutte le soluzioni, purtroppo non è così semplice.
Sicuramente è uno strumento forte e diretto se viene usato nel modo giusto. La street art è al servizio del pubblico e dei cittadini e si spera che questi siano spronati a interpretare quel che vedono e a guardarsi dentro: stabilire legami e connessioni, far sorgere dubbi e avanzare spunti e riflessioni.
Non solo: l’arte può essere politica e ciò significa elevare l’arte al di sopra di quella scarsa importanza in cui la società contemporanea sembra averla rinchiusa. L’arte non è mai disimpegnata, segue un’ideologia in base al contesto in cui nasce, propagandandone il pensiero corrente.
L’arte è un ottimo mezzo per la diffusione di un pensiero ma dipende dall’intenzione che c’è a monte; forse dovrebbero esserci più intenzioni di questo tipo per far aprire gli occhi alle persone.
Le istituzioni come si stanno approcciando al progetto?
Il comune di Marzabotto ha sempre appoggiato la nostra iniziativa, da subito.
La differenza fra un nome simbolo e un luogo simbolo?
Ora lavoriamo perché Marzabotto, già nome-simbolo, diventi luogo-simbolo in cui le facciate delle case diventino facciate-simbolo per far discutere, partecipare, diffondere messaggi chiari, inequivocabili.
Pennelli Ribelli è un percorso di memoria attiva. Qual è il vostro obiettivo?
L’obiettivo è quello di allargare la nostra azione ribelle, coinvolgere sempre più persone e allargarci anche nel territorio.
Come vi finanziate?
Come l’anno scorso abbiamo svolto diverse attività di autofinanziamento, portando il nostro banchetto e le nostre idee in mezzo alle persone. Abbiamo i gadget Pennelli Ribelli e le stampe in edizione limitata dei Lupi (A4 : 20 € +10 di spedizione / A3: 30 € +10 di spedizione) realizzati dagli artisti che hanno partecipato l’anno scorso e che parteciperanno quest’anno al festival, acquistabili anche online tramite PAYPAL: infopennelliribelli@gmail.com
Parlatemi un po’ della NEMO’S ESTRAZIONE. Mi avete detto che è un gioco fortunato…
La nuova iniziativa di autofinanziamento di Pennelli Ribelli è la NEMO’S ESTRAZIONE, un progetto nato dalla collaborazione con l’artista Nemo’s con lo scopo di sostenere Pennelli Ribelli e funziona così:
- È un gioco di fortuna targato Pennelli Ribelli
- Acquistando la stampa/biglietto, numerata, firmata e con retrouchè (intervento realizzato a mano) di Nemo’s si avrà l’opportunità di VINCERE una sua opera dalle dimensioni di 360 x 200 cm. Realizzata l’anno scorso durante uno dei tanti eventi di autofinanziamento di Pennelli Ribelli.
- Il numero vincente verrà estratto durante la festa finale del festival di Pennelli Ribelli che si terrà sabato 21 Settembre.
Le stampe/biglietto sono solo 100 (Stampa digitale con retoruchè 21×29 cm, carta riciclata 300 gr) ed il prezzo è di 25 € + 10 € di spedizione. I primi 30 biglietti numerati da 1 a 30 saranno disponibili nei banchetti di Pennelli Ribelli e i restanti biglietti saranno acquistabili esclusivamente on-line tramite pagamento PayPal, con causale Nemo’s Estrazione e l’indirizzo per la spedizione della stampa (per la numerazione farà fede la data e l’orario di acquisto).
La consegna dell’opera è a carico di Pennelli Ribelli per tutta l’Italia mentre per l’estero la spesa è a carico del vincitore.
A questo link potete trovare l’evento Facebook per la NEMO’S ESTRAZIONE: www.facebook.com/events/1097525540635497
Per qualsiasi informazione potete scrivere a infopennelliribelli@gmail.com, consultate il sito pennelliribelli.org o seguire i canali social PENNELLI RIBELLI.