Chi ci conosce sa bene quanto a noi di MoCu piaccia raccontare storie che siano il connubio di persone, luoghi e idee: oggi abbiamo la fortuna di raccontarvene una in cui l’unione forte di questi elementi è il motore del progetto. Dal 13 al 15 settembre 2019, durante la diciannovesima edizione del Festival Filosofia, Modena è stata invasa da eventi, dibattiti e attività accomunati dallo stesso tema: Persona. Proprio in quei giorni gli occhi più attenti avranno notato qualcosa di insolito aggiungersi alle strade della città: parliamo di poster contrassegnati da due semplici parole: ME GUSTO. Li abbiamo visti comparire una mattina all’improvviso in diverse vie del centro storico: ci sono piaciuti, ci hanno incuriosito, e abbiamo voluto saperne qualcosa in più.
Ora sappiamo di cosa si tratta ma, prima di svelarlo e far comprendere al meglio e in profondità il vero significato, è necessario fare un piccolo passo indietro nel tempo.
Siamo nel 2015.
Lola, all’anagrafe Laura Bergamini, è laureata in Design e Discipline della Moda all’università di Urbino, e ha lavorato prima come stylist e poi in ufficio immagine, seguendo shooting fotografici, casting e allestimenti legati al mondo della moda. Quando il fashion biz inizia a starle un stretto, decide di licenziarsi e provare ad investire in un progetto tutto suo, dove potersi sentire a casa, esprimersi e dare il meglio di sé.
Passa un po’ di tempo.
Originaria della bassa modenese, dopo una serata con amici, tornando verso la macchina per rientrare a casa, Lola si perde tra le piccole viuzze del centro di Modena e, per puro caso, si ritrova davanti ad un negozio con il cartello affittasi: decide di annotarsi il numero.
12 marzo 2016
In Rua Freda 8 nasce il Lola Love Atelier, un contenitore di idee, creazioni, abiti, progetti, workshop ed eventi. Il luogo che Lola sognava da tempo ora è realtà.
Passano i giorni, le settimane, i mesi, gli anni.
Come ogni progetto personale, la strada verso la realizzazione è in salita e fatta di rischi e difficoltà che Lola, però, è sempre riuscita a superare con il sorriso e il suo entusiasmo veramente contagiosi.
Lola ha aperto il suo Atelier in Rua Freda per puro caso. E per puro caso si è trovata tra piazzale San Francesco, uno degli accessi principali al centro storico, e l’Osteria Francescana, rinomata e conosciuta in tutto il mondo. Il crocevia di un significativo flusso turistico. Parlando, capisco chiaramente che se non fosse stato per i turisti, l’atelier avrebbe chiuso. In un periodo in cui il turismo è al centro delle pagine dei nostri giornali, sicuramente anche questa è una bellissima testimonianza.
Lola nel tempo ha incontrato tante persone e questo l’ha portata a ragionare su diversi temi come, ad esempio, il sentirsi sicuri o l’accettazione di sé. In tanti, per sentirsi accettati dalla società, scelgono di vestire abiti abbinati ad una marca famosa, riconoscibile, senza chiedersi se sia davvero l’abito adatto a loro o se può farli sentire davvero bene.
Quello che avviene all’interno dell’atelier di Lola è tutt’altro tipo di percorso e scelta: bisogna conoscersi, entrare in confidenza, capire le esigenze e consigliare la cosa migliore. È solo grazie al tempo prezioso che Lola dedica ad ogni singola persona che entra in Atelier che avviene la magia: se un capo ti piace, se ti sta bene, se è quello che cerchi, se lo senti tuo, per quanto possa essere stravagante e non conforme alla società, perché non devi sentirti libero di indossarlo?
Tutto questo, sottolinea Lola, può avvenire solo se alla base c’è la piena accettazione di sé, nelle piena consapevolezza dei propri pregi così come dei propri difetti. La chiave di tutto è volersi bene, così come si è.
Ecco come è nata l’idea della serie di poster ME GUSTO: le foto mettono al centro le zone difettose del corpo, enfatizzando i peli attraverso l’uso di un tulle colorato. Non poteva esserci, quindi, occasione migliore di un festival filosofia dedicato alla persona per presentare il progetto al pubblico, per portare nelle strade un autentico messaggio d’amore, prima di tutto, verso sé stessi.
Tutto nasce da questi muri, dall’Ateliere dai miei clienti.Dalle troppe volte il sentirvi dire:” Se fossi come…Se avessi meno..Sono troppo…”A volte bisognerebbe essere meno criticie volersi più bene.Volersi bene è fondameteleper essere in equilibrio con se stessie di conseguenza con gli altri.Piacersi significa accettare i propri difettifarne una forza e simbolo di unicità.Non vergognamoci di esaltarei lati che più ci piaccionocon colori e fantasie.Essere diversi è bello.Rimani unico.Sii sano di cuore.