Riprende il nostro appuntamento con il corso organizzato da Fondazione di Fotografia e, giunti alla seconda parte di questa intervista (a questo link trovate la prima parte), siamo curiosi di sapere come procedono finora le cose. Avevamo lasciato Gabriele alle prese con l’organizzazione dei moduli in cui sarebbe stato suddiviso l’iter e al suo primo approccio in assoluto in veste di docente.


Ciao Gabriele, dopo la prima chiacchierata è passato un po’ di tempo e dovresti aver già tenuto diverse lezioni, giusto?

Ciao Tommaso. Sì, abbiamo affrontato la sesta lezione giusto settimana scorsa, quindi abbiamo appena effettuato il giro di boa visto che le lezioni totali che compongono il corso sono dieci.


Dopo aver appena “scollinato”, come pensi che stia procedendo?

Devo dire che, al momento, sono soddisfatto di come stanno andando le cose. Mi sono preparato sapendo di avere davanti un percorso impegnativo e ti confido che lo è davvero. Dover trasmettere una quantità rilevante di nozioni in un tempo così limitato è una bella sfida, motivo per cui ogni lezione mi prova notevolmente però, al tempo stesso, mi lascia anche molto gratificato.


Le persone che frequentano le lezioni che età e competenza hanno?

Sono rimasto abbastanza colpito nel vedere come il range di età sia abbastanza ampio poiché andiamo dai ventenni ai cinquantenni e nel constatare che anche la preparazione personale a riguardo vari molto da un individuo all’altro. Ad esempio ho trovato il principiante scalpitante per iniziare ad imparare, passando per l’appassionato già in possesso di una discreta padronanza dell’argomento, fino al professionista in cerca di nuovi spunti.  


D’altronde non si smette mai d’imparare. A tal proposito, ci racconti com’è stato inizialmente il tuo approccio da docente e se ci sono state cose che hai modificato in corso d’opera, sempre dal punto di vista dell’insegnamento?

Guarda, non mi aspettavo di riuscire a trattare così tanti aspetti di ogni singola lezione. Cerco di fare in modo che gli studenti comprendano i concetti fondamentali evitando, per quanto possibile, di essere noioso. Questo aspetto, per quanto possa sembrare banale, ti assicuro che è molto importante poiché tutti quelli che frequentano il corso (me compreso) hanno un’occupazione durante il giorno e, che si tratti di studio o di lavoro, non è facile arrivare alle 20 ed essere concentrati e pronti ad assimilare nuove informazioni per due ore.

 

Quindi deduco che non ci saranno scatti all’aria aperta di gruppo?

Al momento no perché durante il periodo della prima parte del corso, visto il periodo dell’anno in cui siamo, quando inizia la lezione è già buio e la fotografia notturna per ora non è argomento principale di nessuna lezione. Comunque ti anticipo che ci sará sicuramente modo di fare uscite tra la primavera e l’estate durante il corso Upgrade. A parte questo, dalla quarta lezione abbiamo frequentato ogni volta la sala posa della sede della Fondazione per mettere in pratica e lavorare di volta in volta sugli argomenti delle lezioni.

 

Direi che per adesso sia tutto. Un grosso grazie a Fondazione Fotografia e un buon augurio per la parte finale di questo percorso. A risentirci presto!