Inaugura domani (venerdì 3 febbraio) in una sala adibita della Galleria Estense di Modena la mostra-dossier dedicata all’eccezionale collezione di matrici lignee provenienti dalle botteghe dei tipografi Soliani e Mucchi, attivi a Modena tra Seicento e Novecento.
La mostra è a cura di Marco Mozzo, Maria Ludovica Piazzi e Chiara Travisonni.
L’esposizione, organizzata e promossa dalle Gallerie Estensi con il prezioso contributo di Rotary Club di Modena e di Ciaccio Arte, presenta una accurata selezione dell’eccezionale fondo di oltre 6mila matrici della Galleria Estense di Modena.
La mostra è anche l’esito finale di un lungo lavoro di recupero e digitalizzazione iniziato nel 2013 con i finanziamenti provenienti dai fondi ministeriali del 5×1000 nell’ambito di un progetto di valorizzazione promosso dalla Fondazione Memofonte di Firenze e dalla ex Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia.
La ricchissima collezione di oltre 6mila matrici in legno e metallo, una delle più importanti nel panorama internazionale, è composta da due nuclei principali giunti in Galleria Estense in momenti storici differenti. Il primo nucleo appartiene alla produzione dell’Antica Stamperia Soliani, attiva a Modena tra Seicento e Ottocento, confluita nelle raccolte estensi nel 1887 grazie alla lungimiranza dello storico dell’arte Adolfo Venturi, che ne patrocinò l’acquisto per conto dello Stato italiano. Il secondo, di oltre 3mila esemplari, acquistato dallo Stato nel 1993, proviene dalla tipografia Mucchi, che subentrò a quella dei Soliani e ne proseguì l’attività fino ai primi decenni del Novecento. La collezione vanta un repertorio considerevole di matrici lignee pregiate di provenienza nonn solo locale, ma anche bolognese, veneziana e tedesca.
Strutturata in quattro sezioni tematiche, la mostra – che espone, tra gli altri, capolavori come Il giardino dei pensieri di Francesco Marcolini e I cavalli di Hans Baldung Grien – si propone di illustrare in modo avvincente un patrimonio della Galleria Estense ancora poco conosciuto, affrontando alcune tematiche specifiche di natura tecnica sulla produzione editoriale, sull’utilizzo e la circolazione delle immagini sacre e profane, sul riuso e il riadattamento, permettendo al visitatore di ripercorrere cinque secoli di storia della stampa. Grazie al recente restauro curato dall’Archivio di Stato di Modena, sarà possibile ammirare anche uno degli esemplari dei Cataloghi Soliani.
Infine, grazie all’ausilio di postazioni multimediali, la mostra racconterà ai visitatori i risultati raggiunti nell’ambito del progetto curato da Maria Goldoni, Donata Levi e Marco Mozzo, che ha previsto l’ordinamento, il restauro e la digitalizzazione del ricco patrimonio d’ora in poi accessibile on line attraverso un sito apposito e la banca dati delle Gallerie Estensi.
La mostra è visitabile sino al 30 aprile 2017.
Per informazioni: xilografiemodenesi.beniculturali.it – memofonte.it