Dal 23 al 27 maggio 2018 Spazio Bosco, in viale Tassoni 123 a Modena, presenta Ground(e)scapes, una personale di Alessandro Formigoni.
All’interno del suggestivo open space, la mostra si articola in tre installazioni distinte che mettono in luce le diverse sperimentazioni che l’artista conduce sulla materia ceramica; un progetto installativo site-specific in collaborazione con lo Spazio Bosco dove le singole sculture si aggregano in gruppi massivi per creare paesaggi e vedute d’impatto. Ogni paesaggio rappresenta contemporaneamente un mondo fisico e allegorico che evoca una situazione in mutamento. Spetta al visitatore il processo di intuire fatti antecedenti e conseguenti la scena rappresentata.
Nooja Stone Forest_ groundscape
I vasi Nooja sono solo terra e fuoco, niente smalti o sofisticazioni. Nascono da un pensiero brutalista, ma hanno forme spontanee e irripetibili: è la terra stessa, che essiccandosi, prende la propria forma, tra rotture e pieghe.
La mostra si apre con un paesaggio naturale fatto di terra fresca e fiori essiccati: dal terreno emerge la foresta di lastre grezze e accuminate dei vasi Nooja. L’allestimento floreale è realizzato con la collaborazione di Settedifiori Flower Design (di cui vi abbiamo raccontato qui).
99 Slugs_ escape from the ground
Novantanove lumache di ceramica bianca smaltata popolano i sei metri di tavolo che occupa il cuore dello spazio. Le loro scie, a documentare una fuga di massa, hanno una dinamica controintuitiva, un caos controllato visivamente intenso. Sotto il tavolo un paesaggio di rovine fatto di terra, sabbia e cocci evoca la tensione e l’inquietudine di quanto è accaduto. Due piani sovrapposti, due mondi senza apparente punto di contatto, in cui le due linee antitetiche di ricerca materica che Alessandro Formigoni conduce, dialogano per la prima volta in un’opera. Questa installazione è stata pensata e realizzata in collaborazione con il team di Spazio Bosco.
Corruzione/costruzione_ innerscape
Ovvero il bestiario psichico; un popolo di animali metaforici che subiscono un processo di corruzione di sé. Sculture in ceramica bianca in cui l’individuo si genera e si corrompe al tempo stesso in una “tensione all’equilibrio”: una coesione dell’organismo tale da poter sopravvivere tra la tendenza a crescere all’infinito e quella entropica del distruggersi.
Designer, illustratore, scultore, musicista, Alessandro Formigoni vive e lavora a Modena. Attualmente opera all’interno di OM, studio professionale, laboratorio progettuale e spazio espositivo dedito alla promozione artistica e culturale. La sua recente produzione artistica è frutto della ricerca sulla materia ceramica, che indaga in due direzioni esteticamente antitetiche: argilla e porcellana smaltata in bianco lucido per far scivolare e riflettere la luce sulle opere, e il nero opaco del gres sul quale la luce ferma la sua corsa, cercando il suo massimo assorbimento.
Dal 23 al 27 maggio 2018
Inaugurazione: mercoledì 23 maggio ore 18.30
Orari: 10 – 13.30 e 15.30 – 19.30
Per appuntamenti tel. 333 4961264
Per informazioni:
333 4961264
info@spaziobosco.it
evento Facebook: Alessandro Formigoni // GROUND(e)SCAPES