Per MoCu ho avuto la fortuna di assistere a molti degli spettacoli proposti nei teatri modenesi da ERT, e con il passare del tempo e l’accumularsi di tentativi di recensione ho immaginato sarebbe stato davvero interessante leggere di teatro dalle parole di chi il teatro lo vive e lo sperimenta quotidianamente. Parole semplici ma competenti, che riescano a trasmettere l’impegno e la creatività nascoste dietro a ogni spettacolo, che possano stimolare la curiosità di tutti.
Così è nata l’idea, con il prezioso aiuto dell’Ufficio stampa di ERT, di progettare e creare un percorso che racconti qualcosa in più sul ricco programma di spettacoli proposti nei principali teatri della nostra città. Così è nata “A LUCI SPENTE”, una rubrica attraverso la quale potrete leggere e approfondire i temi proposti da alcuni dei più interessanti spettacoli proposti da ERT e che ci guiderà nel dietro le quinte, a luci spente appunto, per scoprire cosa si cela dietro ad ogni messa in scena.
Il cartellone di questa nuova Stagione di ERT dal titolo “bye bye ‘900?” ci offrirà l’opportunità di decifrare la complessità dell’oggi da quello speciale osservatorio che è il Teatro. Nello specifico, potremo interrogarci sul valore e sulle conseguenze dei momenti di cambiamento e metamorfosi, a partire dall’epocale svolta che abbiamo vissuto ormai due decenni fa lasciandoci alle spalle il Novecento.
Con l’ufficio stampa ci siamo interrogate a lungo su chi potesse interpretare al meglio la nostra idea di racconto e fin da subito abbiamo immaginato che nessuno meglio degli studenti del corso Perfezionamento: Dramaturg internazionale della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di ERT potesse farlo.
La scuola, diretta da Claudio Longhi, è un vero e proprio laboratorio permanente per l’attore ed è nata con l’obiettivo di formare interpreti capaci di affrontare anche mondi teatrali diversi senza rinunciare alla propria identità. In armonia con la sua consolidata vocazione all’internazionalizzazione, con la sua spiccata sensibilità per il contemporaneo e con l’attenzione che da anni accorda ai processi di ridefinizione della prassi registica, così come alla sperimentazione sul sistema di relazioni intercorrenti tra il teatro e la sua comunità di riferimento alla ricerca di strategie efficaci per la costruzione di un pubblico “nuovo”, Emilia Romagna Teatro Fondazione propone un impianto progettuale che possa collocarsi entro un processo di lunga durata, articolato in più percorsi e livelli, comprendendo anche quello per aspiranti Dramaturgen. Il corso è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sociale Europeo*, consentendo di fornire un servizio gratuito per gli allievi, selezionati tramite bando pubblico. Il corpo docente è composto da professionisti di chiara fama, italiani e provenienti da teatri e scuole di teatro internazionali.
Tornando al dettaglio del progetto “A Luci spente”, a partire da domani leggeremo qui su MoCu gli approfondimenti di alcuni dei più significativi spettacoli del cartellone di questa imminente stagione. Gli studenti, divisi in gruppi di lavoro, saranno impegnati nello studio dei testi, in incontri con registi e attori, e ci offriranno il loro particolare punto di vista. Agli approfondimenti seguiranno poi le recensioni degli spettacoli a cura della redazione di MoCu.
Per noi è un’occasione imperdibile per raccontare il teatro in maniera nuova, per creare una rete di informazione trasversale che possa avvicinare i giovani al teatro raccontando ciò che di impegnativo e interessante gravita ogni giorno fuori dal palcoscenico, in attesa che si apra il sipario.
* Operazione Rif. PA 2018-9877/RER, approvata dalla Regione Emilia-Romagna con DGR 1208/2018 del 30/07/2018 e cofinanziata da Fondo Sociale Europeo, prog. 3