In quest’ultimo periodo pare esserci un vago ritorno alla normalità: moltissimi live club, cantanti e gruppi stanno annunciando date per l’estate. La voglia di tornare a incontrarsi sopra, sotto e davanti a un palco è grandissima.
Anche a Carpi qualcosa si muove: presso il Circolo Mattatoyo inizia un bellissimo ciclo di incontri organizzati assieme ad una nostra vecchia conoscenza: la libreria La Fenice (ve ne abbiamo parlato lo scorso febbraio qui su MoCu).
Visto che già conosciamo bene uno degli organizzatori, è bene conoscere anche l’altro; quale occasione migliore per proseguire il nostro tour dei live club della provincia di Modena? Dopo il Circolo Ribalta di Vignola e il Circolo Fermata 23 di Camposanto, eccoci fare tappa al Circolo Mattatoyo.
Mattatoyo, presentati: da quanto esisti? Da chi sei formato? Di cosa ti occupi in prevalenza? Ovvero, raccontaci la tua anima.
L’associazione culturale nasce nel 1978 dalla volontà di un gruppo di ragazzi di organizzare una serie di concerti musicali e dal 1981 ha sede dove risiede attualmente, in via Rodolfo Pio 4 a Carpi.
Quest’anno, se tutto va bene, la Vigilia di Natale il Mattatoyo compirà 40 anni! Un traguardo molto importante che ci piacerebbe poter festeggiare assieme a tutti gli amici che negli anni hanno vissuto il circolo. Sempre dal 1981 è affiliato all’Arci e nelle decadi ha affrontato varie stagioni, mescolando formule e scene musicali ed artistiche diverse.
Situato nel cuore della città dei Pio, è sempre stato un posto innovativo, aperto alle novità musicali e alle istanze sociali: i primissimi Ex MitropaNK (che suonarono al Matta nel lontanissimo 19 settembre 1982; qui potete ascoltare il live della serata) e dalle cui ceneri nasceranno i CCCP di Zamboni e GLF. Poi le prime esibizioni in stile Drag Queen che imperversavano al Cassero di Bologna, riverberavano anche al Matta.
L’anima più pura del Matta è senz’ombra di dubbio musicale, ma si mescola a tutte le istanze creative, artistiche e politiche che attraversano la società. Ci piace credere, come sostenevano i CCCP, che Carpi, dove nasce l’autostrada del Brennero, sia l’estrema periferia di Berlino. Non a caso il primo posto ad ospitare i Poetry Slam in provincia, prima ancora di Modena stessa, è stato il Mattatoyo.
Se dovessimo ricorrere a una metafora da surfisti, il Mattatoyo riesce spesso ad azzeccare la “buona onda” prima che arrivino i professionisti del settore.
Hai ospitato in passato un reading di Guido Catalano, ma magari ti viene in mente un altro nome da segnalarmi. Come è andata la serata? Come siete venuti a conoscenza di quell’artista? Raccontaci un ricordo speciale della serata.
Il racconto sulla serata in cui Guido Catalano è stato nostro ospite lo possiamo fare ma l’evento clou prima del lockdown, a nostro parere, è stato MEDITERRANEO. Un evento ideato dal circolo e co-prodotto assieme ad Arti Vive Festival. Si trattava di un irripetibile performance di improvvisazione musicale con ben 11 artisti (James Holden, Emma-Jean Thackray, Populous, Any Other, Machweo – primo promotore del progetto e all’epoca volontario del circolo -, Bienoise, Flu (Inude), Laura Agnusdei, Giulio Stermieri, Antonio Rapa e Dario Martorana) che ha visto la sua realizzazione sul palco del festival ArtiVive in piazza Lusvardi sabato 6 luglio 2019.
L’idea alla base dell’intero progetto è che così come il Mar Mediterraneo rappresenta da millenni un luogo di incontro di popoli e di culture, il progetto “Mediterraneo” nasce per mettere in musica, con coraggio e orgoglio, il valore e l’importanza della coesistenza e della contaminazione.
Infatti, l’intera giornata del festival era incentrata sul tema delle migrazioni; le seconde generazioni ci ha raccontato il valore della coesistenza e della contaminazione che da millenni ci vede attori e non spettatori tra le sponde di un unico mare, attraverso presentazioni di autrici, progetti e laboratori musicali.
In questo periodo di stand-by forzato, avete fatto qualche modifica? Vi siete re-inventati? Oppure siete in totale pausa? Siete eventualmente disposti a re-inventarvi, ad esempio con la creazione di spazi per vaccinazioni come è successo all’Unipol Arena di Bologna?
Come tutti abbiamo dovuto re-immaginare la possibilità di eventi live in presenza. Durante l’estate 2020 abbiamo organizzato, in collaborazione con il circolo Arci Arcobaleno di Carpi, due festival: il primo più indie, il secondo più elettronico con mercatini vintage, live painting e presentazioni o conferenze realizzate da associazioni giovanili locali.
Ci sarebbe piaciuto ricreare in un periodo come quello attuale, complicato per i genitori di bambini piccoli, una zona kindergarten nel cortile del circolo ma per ora le condizioni legislative non ce lo consentono.
In accordo con la biblioteca comunale che abbiamo di fronte stavamo ipotizzando di fornire accesso ai nostri spazi agli studenti universitari che, a causa degli accessi contingentati, non possono usufruire facilmente delle sale studio. Anche in questo caso l’ipotesi è stata bloccata dalle normative anticovid.
Insieme ad altre associazioni culturali stiamo organizzando per l’estate 2021, in appositi spazi, festival, mercatini e giornate di concerti in tutta sicurezza. Proprio questa sera, giovedì 27 maggio, inizierà Young Liars: rassegna di incontri letterari al Circolo Mattatoyo. Un ciclo di incontri organizzato assieme alla libreria La Fenice per presentare i libri pubblicati durante i diversi lockdown e non ancora raccontati dalla viva voce di chi li ha scritti, tradotti o proposti.
La rassegna si intitola Young Liars (giovani bugiardi), perché vuole essere un tributo alla canzone della band americana TV on The Radio e al paradigma narrativo del dire la verità attraverso la finzione (e quindi attraverso una storia inventata o così assurdamente vera da poter sembrare finta). La rassegna si terrà a Carpi, nel cortile del circolo Arci Mattatoyo in via Rodolfo Pio n. 4, con cadenza settimanale ogni giovedì alle 19:30, e ha l’obiettivo di voler esplorare gli interstizi tra letteratura e musica, tra parole e note.
Il famoso sogno nel cassetto: qual è l’artista che vorreste ospitare o la serata che vorreste organizzare?
La wishlist è bella lunga ma una delle band che non siamo mai riusciti ad ospitare quando erano alla nostra portata sono i Verdena; giustamente ora riempiono i palazzetti.
Per celebrare i quarant’anni stiamo per attivare una campagna di raccolta dei materiali audiovisivi e delle testimonianze di queste 4 decadi di attività che confluiranno in un progetto multimediale co-finanziato dalla Cassa di Risparmio di Carpi e per l’occasione, appena avremo la possibilità di tornare ai live, stiamo già valutando diversi nomi che hanno fatto, o faranno, la storia del Matta.
D’altronde, come cantava qualcuno, “Life begins at forty“.