Hip-Hop italiano corredato da un estetica video-fotografica che fa l’occhiolino agli anni ’90.
Il nome è un sarcastico riferimento ad uno stato mentale che ricorda il momento storico-sociale in cui viviamo, ma senza esser troppo pesanti; Il duo si limita a suggerirci che forse dobbiamo un po’ ripigliarci, richiamando la metafora del coma post-serata, l’hangover.
Raccontano istantanee di vita di tutti i giorni attraverso una poetica di strada che va da una piada rucola e stracchino alla bellezza del capirsi con una da 66.
I Coma Cose ci regalano figure retoriche tangibili come l’autunno come ideale o i 501 rotti sui ginocchi, giocano con le parole ricordandoci che abbiamo ancora bisogno di ascoltare Battisti, mostrandosi come una delle band italiane più significative del panorama attuale.
Stasera all’Arena sul Lago della Festa de l’Unità, qui a Modena, finalmente i Coma Cose.
Dico finalmente perché è dal 14 Aprile al Vidia di Cesena che aspetto di poterli risentire, magari nella mia città: i ragazzi riescono a lasciarti in uno stato da post-concerto prolungato.
Della serata al Vidia ricordo che nemmeno la lunga attesa con una band di apertura davvero discutibile è riuscita a smorzare l’entusiasmo di un pubblico sui generis di ” pochi ma buoni” che dall’inizio alla fine ha cantato e ballato le canzoni.
Finiti gli otto pezzi Francesca si gira verso Fausto per poi volgere lo sguardo nuovamente al pubblico e pronunciare con lieve decisione: “I pezzi sono sol questi ma promettiamo che ne faremo altri”
Ne siamo certi, a questo duo la musica verrà fuori da sola perché i loro racconti vengon spontanei come tirar giù il finestrino quando fuori l’aria è leggera.
Noi di Mo.Cu vi auguriamo (e in molti ci auguriamo) un buon concerto e… beh, anche un buon post-concerto!
L’inizio del concerto è previsto per le 21.30
Dalle ore 18.30 un bus navetta trasporterà gratuitamente i visitatori alla Festa de l’Unità; gli orari dettagliati saranno visibili sulle tabelle esposte nei punti fermata.
Andata e ritorno da e per via Emilia Ovest (civico 336 – di fronte al parcheggio scambiatore di Parco Ferrari)