Ashram Equinox – Julie’s Haircut
2013 – Woodworm/Santeria
artwork di Pasquale de Sensi
Immaginate attraverso le suggestioni sonore di un disco che sembra un caleidoscopio, luoghi che non sappiamo di conoscere.
Sembra registrato a Berlino invece che tra Modena e Reggio Emilia nel 2013.
Philophobia – Arab Strap
1998 – Matador
artwork di Marianne Greated
La Filofobia è la paura persistente, ingiustificata ed anormale di innamorarsi o di amare una persona. Si può amare in tanti modi, anche restando a casa.
Album del 1998, di una bellezza struggente. Imprescindibile.
Calendar – Baseball Gregg
2020 – La Barberia
artwork di Eli Wengrin
Un oggetto, il calendario, in cui in questi giorni ci riferiamo con paura, rabbia e speranza.
Un disco nato mese per mese, lo scorso anno, e finito a Febbraio 2020.
L’ego è una finzione. L’identità è una finzione. Non cercare di trovare te stesso, trova gli altri.
The Age Of Immunology – Vanishing Twin
2019 – Fire Records
artwork di Alex Hornsby
Album e titolo ispirati ad saggio di qualche anno fa dell’antropologo A. David Napier che azzardava l’esistenza di un legame tra le politiche sociali e il sistema immunitario degli esseri umani.
Organico e onirico, insieme.
My Life In The Bush Of Ghosts – Brian Eno /David Byrne
1981 – Sire
artwork di Brian Eno
Un intreccio affascinato e affascinante che prima assorbe dall’esterno stili, etnie, lingue e strumenti, poi attraverso campioni, strumenti e registrazioni le irradia.
Nucleo e proiezioni dall’alba degli anni 80, precursore.
On Fire – Galaxie 500
1989 – Rough Trade
artwork di Galaxie 500
Echi sixties e distorsioni, falsetti e riverberi quando manca pochissimo agli anni ’90.
Cullarsi nella melodia di un contrasto di luce e penombra. Chitarre e falsetti senza paura di mostrarsi. Un indolente stato di grazia.
Geogaddi – Boards Of Canada
2002 – Warp Records
artwork di Peter Iain Campbell
Una copertina che mostra figure in cerchio, distanziate e che sembrano proteggere quello che le sostiene e le unisce. Ritmi generati da strumentazione analogica. Un disco che è un disegno sonoro fatto di kraut-rock ambient, kosmische musik ed è ancora un avanguardia adesso che è appena maggiorenne.
Songs In The Key Of Life – Stevie Wonder
1976 – Tamla
artwork di Motown Graphics Dept.
Un disco che viene da un periodo di isolamento durato mesi, in cui Wonder è stato tormentato, insicuro, confuso. Un capolavoro che non smette di infondere bellezza nella vita di chi lo ascolta.
Per sempre.
Apocalypse Girl – Jenny Hval
2015 – Sacred Bones Records
artwork di Lisbeth Vogler e David Correll
Un disco fatto di domande, a cui è necessario rispondere
A se stessi, prima di ogni altra cosa.
Provocatorio, provocare.
Sperimentale, sperimentare.
Give Up – Postal Service
2003 – Sub Pop
artwork di Al Columbia
Lontani, Ben Gibbard e Jimmy Tamburello hanno scritto e scambiato parole, idee e file per incidere questo disco. Un titolo che è ironia.
Nel 2003 era meno facile di adesso.
Eppure è un disco concreto, vero, vivo.
Come noi.