Tredici secoli di storia, 300 km di arte e natura, il passo più alto dei cammini d’Italia, il cammino della Santiago minore: la Via Romea Nonantolana. Un percorso che si sviluppa lungo la parte centrale dell’Emilia fino alla via Francigena, a cavallo tra Modena e Pistoia, per raggiungere in poco più di dieci giorni l’unica meta jacopea fuori da Santiago di Compostela, ed infine la tomba di Pietro.

Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia? Serve proprio a questo: a camminare.

Così scriveva nel 1998 il giornalista, scrittore e saggista uruguaiano Eduardo Galeano in Parole in cammino. E chissà se questo è anche lo sguardo infinito che guida oggi chi muove i propri passi sui Cammini storici d’Europa. E chissà poi qual’ era invece lo sguardo di quei pellegrini e viandanti che nel Medioevo attraversavano questo nostro territorio diretti a Roma, perché oltre ai cammini storici più noti e percorsi ce n’è anche uno – importantissimo – che passa dalla provincia di Modena ed è la Via Romea Nonantolana.

La Via Romea Nonantolana riscopre uno storico cammino che da oltre dodici secoli collega il nord Italia e l’Europa Centrale con Roma, attraverso la pianura padana e l’Appennino tosco-emiliano. Perno del tracciato è da sempre l’Abbazia di Nonantola che, assieme a Cluny e Canterbury era tra le più importanti e potenti abbazie benedettine d’Europa, passaggio obbligato per Papi, imperatori, eserciti, mercanti e soprattutto pellegrini.

Il pellegrino ed il viandante del XXI secolo arrivano oggi sul nostro territorio attraverso la Romea Strata “nonantolana-longobarda”, che collega i valichi alpini del Brennero e del Tarvisio fino al Po e a Nonantola. Da qui si può scegliere il tracciato occidentale verso Modena e Castelnuovo, per poi salire a Castelvetro, Levizzano, Ospitaletto, Pavullo ed infine giungere a Fanano, oppure optare per il tracciato orientale, verso San Cesario e la sua bella pieve Romanica, per poi unirsi al percorso di Romea Strata a Spilamberto.
A Fanano i rami di destra e sinistra Panaro della Romea Nonantolana si ricongiungono. Arrivati a Ospitale è però possibile scegliere la variante in direzione del Lago Scaffaiolo e del Passo della Calanca, percorrendo alcuni dei tratti meglio conservati e più suggestivi dell’antico cammino. Si prosegue poi verso Pistoia , per poi collegarsi alla via Francigena a Fucecchio-San Miniato. I due tratti della Via Romea Nonantolana possono però essere letti anche come un itinerario ad anello percorribile in 7-10 giorni a piedi.

I numeri di coloro che scelgono di scoprire un cammino storico sono in forte aumento; l’Italia ha scoperto il piacere di camminare sulle orme del passato, in tracciati che riprendono gli spostamenti dei santi o collegano i luoghi delle loro azioni. Ma la suggestione religiosa, che in Spagna ha determinato il successo clamoroso del Cammino di Santiago con oltre 340 mila i pellegrini nel 2019, si intreccia con motivazioni culturali, personali, spirituali e la scelta, in crescita, di un turismo lento e sostenibile. Perché camminando si percepiscono nuovamente i colori nitidi, quegli stessi colori che a volte paiono sfumati. Camminare ti apre all’incontro, alla scoperta, alla sfida, al sentire, all’abbraccio, al diverso. Perché la bellezza sta proprio in questo: in un orizzonte in costante cambiamento. E laddove uno zaino sulle spalle è la tua piccola casa allora l’accessorio diviene superfluo ed il poco indispensabile. Poco. Perché basta proprio poco per trovare la bellezza dietro casa. E quando si arriva a destinazione ci si accorge che non è poi quello l’importante: l’importante è ciò che si è vissuto prima.
E allora riscopriamoci e scopriamo che anche qui passa la storia, passano i piedi e le orme di qualcosa di straordinario. Camminiamo.


Per approfondimenti sul tracciato:
www.viaromeanonantolana.org
www.cammideuropa.it

Per chi ha voglia di entrare nel mondo dei cammini come forma di pensiero e di esistenza:

  • Luigi Nacci,  Il cammino come educazione sentimentale, Editori Laterza
  • Luigi Nacci, Alzati e cammina. Sulla strada della viandanza, Ediciclo Editore
  • Francesca Cosi e Alessandra Repossi, Del camminare e altre distrazioni, Ediciclo Editore
  • Fabio Fiori,L’Odore del Mare. Piccole camminate lungo le rive mediterranee, Ediciclo Editore
  • Robert Macfarlane, Le antiche vie. Un elogio del camminare, Et Scrittori
  • Giuseppe Leo Leonelli, Santiago, Incontri Editrice
  • Stefano Ardito, Cammini e sentieri nascosti d’Italia da percorrere almeno una volta nella vita, Newton Compton Editori
  • Enrico Brizzi, Il sogno del drago. Dodici settimane sul Cammino di Santiago da Torino a Finisterre, Edizioni Ponte alle Grazie