Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto del fucile.
Philip Roth
Che siano gialli, storie d’amore, saggi o biografie, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
D’estate poi, il tempo sembra scorrere in modo diverso e, per molti, arriva l’occasione di riscoprire titoli messi in disparte nel rapido disordine della quotidianità.
Noi di MoCu ci siamo divertiti a segnalare qualche titolo, al quale abbiamo abbinato una breve recensione, un estratto o più semplicemente la trama, per farvi capire meglio di cosa si tratta e per farvi entrare nell’immaginario delle storie.
Ecco quindi i nostri personali consigli di lettura sotto l’ombrellone, o dove volete.
Buona Estate dalla redazione di MoCu! E non dimenticate di condividere con noi i vostri libri o le foto delle vostre vacanze su Facebook o su Instagram con gli hashtag #modenacultura #lamodenachecipiace #unmodenesea
Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira
1994 – Universale Economica Feltrinelli
Lisbona, 1983. Una storia che sa di omelette alle erbe e limonata. La storia di una presa di coscienza e di un coraggio faticoso, ma ritrovato. Perché l’estate possa davvero essere il tempo della libertà, per ritrovare sé stessi e sostenere le proprie convinzioni.
Un classico sull’impegno, argomento sempre attuale oggi più che mai. Per riflettere su cosa ognuno nel suo piccolo può fare per migliorare sé stesso e il mondo intorno a lui.
Violetta Bellocchio, La festa nera
2018 – Chiarelettere
Una storia di cinematografari tra il distopico e il punk ambientata in un futuro prossimo, lungo una Statale 45 che diventa una sorta di paradiso neo-pauperista post-apocalittico, in cui le persone in fuga dalla città si sono riorganizzate in sette e comunità dalle caratteristiche più disparate. La Festa Nera è la cronaca di un documentario tra questi luoghi, che cita spudoratamente i mondo movies e quindi funziona per immagini, anzi per parole che evocano immagini, musica, mondi. Violetta Bellocchio padroneggia il linguaggio del cinema ma sa anche come ci sente a stare al centro dell’attenzione – voluta e non voluta. E dentro a questo libro c’è l’attenzione altrui, c’è la nostra crepa generazionale (e anche generale, se vogliamo), c’è il cinema con tutta la sua arrogante pretesa di raccontare al mondo il proprio punto di vista. La Festa Nera racconta un mondo in cui raccontare il proprio punto di vista è una roba di sopravvivenza, per dare ancora un senso a un mondo che non ha senso. Racconta un futuro così vicino che sembra domani l’altro, anzi per certi versi è già accaduto.
John Williams, Stoner
2012 – Fazi editore
Niente di eccezionale accade nella vita di William Stoner, eppure mai come al cospetto di questa pacata e dignitosa parabola esistenziale sembra di vedere nitidamente il senso ultimo delle cose. E l’audiolibro uscito per Emons con la voce di Sergio Rubini è perfetto per la stagione e non teme la sabbia.
Michel Houellebecq, Sottomissione
2015 – Bompiani
Il 7 gennaio 2015 in una Parigi funestata dall’attentato alla sede di Charlie Hebdo usciva, per tragica coincidenza, questo romanzo fantapolitico divenendo immediatamente un caso editoriale. Questo, visto il clima che si respira nelle nostre città, è un anno perfetto per leggerlo, odiarlo, infatuarsene, raccontarne gli eccessi agli amici davanti a un bicchiere di Armagnac.
Zhu Xiao-Mei, Il pianoforte segreto
2018 – Bollati Boringhieri
Il memoir di una donna che ha vissuto sulla sua pelle la Rivoluzione Culturale Cinese, per essere trascinati in un altrove in cui le famiglie di “cattive origini” sono quelle degli intellettuali e in cui coltivare le proprie passioni comporta una prova rara di resilienza.
Camilla Läckberg, La principessa di ghiaccio
2010 – Marsilio
Questo, come molti altri thriller pubblicati in Italia da Marsilio nella collana GialloSvezia, ha il pregio non di poco conto di far scendere in modo percepibile la temperatura corporea del lettore man mano che ci si addentra in fiordi congelati, capanne per la caccia all’alce, laghi sotto la cui superficie ghiacciata si celano corpi e cold cases. La Läckberg poi scrive con una facilità invidiabile, con musica a tutto volume nell’ Ipod in caffè affollati, il che me l’ha resa da subito simpatica.
Elizabeth Jane Howard, Gli anni della leggerezza
2015 – Fazi editore
Un vero libro da ombrellone vecchio stile, per chi ama Downtown Abbey e desidera una storia da seguire come in tv. La saga dei Cazalet intreccia il racconto di una famiglia alto borghese e della sua servitù con la storia dell’Inghilterra e dell’Europa allo sbocciare della Seconda guerra mondiale. Vite private apparentemente solide ma dai risvolti burrascosi che si dipanano mentre la Storia, quella con la S maiuscola, fa capolino con sempre più insistenza.
Joe R. Lansdale, Hap & Leonard
2014 – Einaudi
Un mix perfetto tra noir e azione, condito con dialoghi serrati e coloriti e con quel pizzico di humor nero che strappa inevitabilmente il sorriso, ma non senza uno sguardo malinconico ad una vita che troppo spesso ha chiesto un prezzo molto alto da pagare.
Joe R. Lansdale, Paradise Sky
2014 – Einaudi
Paradise Sky è molte cose: è un romanzo storico che immerge il lettore ai tempi in cui gli Stati Uniti iniziavano con difficoltà a formare la loro identità moderna; è un avvincente western vecchio stile in cui il sole illumina le strade polverose e le immense praterie infestate da guerrieri apache; è un racconto di formazione che ci mostra l’evoluzione interiore – e non solo – del protagonista
Gianni Celati, Narratori delle pianure
1984 – Universale Economica Feltrinelli
Questo libro è una raccolta di racconti brevi ed intensi ambientati principalmente nella nostra pianura ma non solo. 30 storie i cui intrecci si dipanano toccando un ampio e variegato spettro di emozioni l’una, talvolta, agli antipodi dell’altra. Leggerezza e, allo stesso tempo, profondità sono le note principali di un compendio di novelle che, come un cestino di ciliege, gusterete avidamente una dopo l’altra.
Robert M. Pirsig, Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta
1974 – Gli Adelphi
Lo spirito di questo libro, è quello di persone vive che hanno lottato con la follia, con la consapevolezza e con l’insensatezza: il cammino che tutti sfioriamo ogni giorno nella vita, e che da ogni padre si trasmette ad ogni figlio, da generazione a generazione, il compito della vita: quello di districarsi nelle trappole dell’entusiasmo, attraversare le ombre, riconoscere la Qualità delle cose e attraverso questo dare un senso.
Paolo Cognetti, Le Otto montagne
2016 – Einaudi
La montagna non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio, tempo e misura. Alla scoperta della bellezza, alla conquista della cima. Dentro questo libro si impara il rispetto per le leggi silenziose dell’alta quota, nei gesti rituali che ne fanno non una sosta di villeggiatura, ma una meta esistenziale.
Jón R. Hjálmarsson, Atlante leggendario delle strade d’Islanda
2017 – Iperborea
Nessun altro posto come in Islanda le storie sono inscindibili dal paesaggio, nascono da una natura “vivente” e misteriosa, che non ha tardato a popolarsi di troll, elfi, spettri, eroi e stregoni. Un viaggio attraverso l’isola raccontando le leggende più memorabili di ogni luogo. Storie che spiegano l’origine di un villaggio, di una credenza o di una roccia bizzarra; storie di eventi poderosi, imprese eroiche, luoghi sacri o incantati.
Giorgio Samorini, Animali che si drogano
2013 – Shake
La credenza che lo “sporco” comportamento di drogarsi sia specifico della specie umana è oramai solamente una delle tante favole inventate dall’antropocentrismo di cui è afflitta la cultura occidentale. Gli animali si curano. Gli animali si drogano. Gli animali hanno comportamenti sessuali privi di fini procreativi, inclusa l’omosessualità. Gli animali hanno una coscienza.
Paolo Sorrentino, Hanno tutti ragione
2010 – Universale Economica Feltrinelli
Anticonvenzionale e fuori dal comune, Tony Pagoda è un cantante melodico che torna a Napoli dopo molti anni passati in America. Ha avuto il talento, i soldi, le donne. Ha incontrato personaggi straordinari e miserabili, maestri e compagni di strada e quando la vita comincia a complicarsi, quando la scena muta, Tony Pagoda sa che è venuto il tempo di cambiare.
Milan Kundera, La festa dell’insignificanza
2013 – Gli Adelphi
“L’insignificanza mi appare sotto un aspetto del tutto diverso, sotto una luce più forte, più rivelatrice. L’insignificanza, amico mio, è l’essenza della vita. È con noi ovunque e sempre. È presente anche dove nessuno la vuole vedere: negli orrori, nelle battaglie cruente, nelle peggiori sciagure. Occorre spesso coraggio per riconoscerla in condizioni tanto drammatiche e per chiamarla con il suo nome. Ma non basta riconoscerla, bisogna amarla, l’insignificanza, bisogna imparare ad amarla.
[…] Respiri, D’Ardelo, amico mio, respiri questa insignificanza che ci circonda, è la chiave della saggezza, è la chiave del buonumore.”
Patrick Modiano, Nel caffè della gioventù perduta
2007 – Einaudi
Parigi, Quartiere Latino. Nei pressi dell’Odéon c’era un tempo Le Condé, un piccolo caffè dove ogni sera erano soliti ritrovarsi per caso, per noia o per abitudine, giovani studenti, aspiranti scrittori e misteriosi avventori accomunati dal sospetto di un passato indicibile o dallo stesso sghembo destino.
Perché Parigi va sempre bene, anche sotto l’ombrellone.
Morten A. Strøksnes, Il Libro del mare
2017 – Iperborea
“Il libro del mare” è la storia vera di due amici, Morten Strøksnes e un eccentrico artista-pescatore, che con un piccolo gommone e quattrocento metri di lenza partono alla caccia di questo temuto abitante dei fiordi. Un’avventura sulla scia di Melville e Jules Verne che diventa un caleidoscopico compendio di scienze, storia e poesia dell’universo marino. È anche una riflessione sulla storia naturale dell’uomo, che è arrivato a mappare l’intero globo e a navigare tra le stelle, eppure sembra conservare un’ossessione per il mito del mostro, forse per un atavico istinto predatorio, o per la paura dell’ignoto che ancora oggi il mare ci risveglia.
Nick Hornby, Non buttiamoci giù
2005 – Guanda
Su un altissimo grattacielo londinese, la notte di San Silvestro, mentre imperversano botti e festeggiamenti, un presentatore televisivo in crisi matrimoniale e professionale decide di suicidarsi buttandosi giù dall’ultimo piano. Ma al momento decisivo si accorge di non essere da solo su quel grattacielo: c’è vicino a lui una donna disperata, senza lavoro e senza marito, alle prese con un figlio autistico. Anche lei sta per buttarsi giù. Ma spuntano anche una ragazzina di 15 anni, sedotta e poi lasciata da un ragazzo, e un musicista americano fallito, ora cameriere in una pizzeria, pure lui abbandonato dalla ragazza. Anche loro vogliono suicidarsi. Forse sono un po’ troppi.
Philip K. Dick, Trilogia di Valis
2011 – Fanucci
Chi o cos’è Valis? È un’imperscrutabile entità intelligente che vive nello spazio? O forse un meccanismo, una formula o, ancora, un essere vivente vero e proprio, che emana uno sconvolgente flusso di informazioni sulla natura dell’universo? Nella ricerca di verità supreme, Valis pone il lettore di fronte a una serie di folgoranti interrogativi: cosa rappresentano la realtà e il divino? Esistono davvero oppure sono semplici invenzioni della nostra mente?