Inaugura oggi, venerdì 6 aprile, alle ore 18 e ad ingresso libero presso il MaTa, in via Manifattura Tabacchi 83, la mostra personale dell’artista americana Sharon Lockhart che, dopo aver rappresentato la Polonia all’ultima edizione de La Biennale di Venezia, torna in Italia con un nuovo progetto, curato da Adam Budak, curatore capo della National Gallery di Praga, e di Diana Baldon, direttrice di Fondazione Modena Arti Visive.
L’artista espone un corpus di opere attraverso un percorso che presenta tre serie di fotografie e sculture inedite, ideate appositamente per lo spazio dell’ex manifattura modenese e ispirate alla sua storia.
La mostra include una selezione di immagini provenienti dagli archivi del noto studio fotografico modenese Botti e Pincelli, di proprietà del Comune di Modena e gestiti da FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE. Gli scatti in bianco e nero, realizzati nel 1963 e nel 1968 e mai pubblicati, immortalano manifestazioni di protesta di agricoltori che distribuiscono patate agli operai in prossimità della manifattura e delle vicine Fonderie Corni e gettano il latte sulle strade, in segno di protesta per le politiche economiche introdotte dal governo italiano, allo scopo di regolamentare le tariffe del settore.
Inaugurazione a ingresso libero: venerdì 6 aprile alle 18
Incontro con l’artista: sabato 7 aprile 2018 alle 17
Ingresso: intero 6 euro, ridotto 4 euro.
Orari di apertura
Da mercoledì a venerdì 15-19
Sabato e domenica 11-19
Lunedì e martedì chiuso
Da aprile a luglio 2018 col biglietto intero è possibile visitare tutte le mostre organizzate da FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE, ente di cui fanno parte Fondazione Fotografia Modena, Museo della Figurina e Galleria Civica di Modena
Info
www.fondazionefotografia.org
biglietteria@fondazionefotografia.org
Sharon Lockhart
Nata nel 1964, è un’artista americana il cui lavoro considera le istanze sociali principalmente attraverso film di animazione e fotografia, spesso coinvolgendo le comunità per creare lavoro come parte di progetti a lungo termine.
Nel corso della sua carriera l’artista si è immersa in diverse comunità per realizzare opere – fotografie, film, installazioni – che colgono in modo unico gruppi e individui in composizioni studiate e coreografate. Il punto di partenza per questi nuovi lavori è il suo interesse costante per il ritratto, la rappresentazione, il movimento, il lavoro e il potere delle donne. Lockhart si cimenta per la prima volta con la lavorazione del bronzo realizzando, per la serie “A Bundle and Five Variations” (2018), alcune sculture scaturite da calchi di bastoni di manzanita e noce nero che l’artista ha raccolto personalmente sulle montagne della Sierra Nevada in California. Bastoni simili sono già apparsi nel suo film Little Review (2017). Grazie alla collaborazione con Ravi GuneWardena della Sogetsu School of Ikebana, queste sculture sono state disposte in sei diverse composizioni. Le iterazioni scultoree, dalla forma e dal peso in equilibrio, riflettono i rapporti naturali e artefatti che legano i bastoni. Con un’attenzione simile nella struttura e nella variazione, per le fotografie Nine Sticks in Nine Movements (2018), Lockhart e Sichong Xie, protagonista degli scatti, hanno ideato un movimento per ogni scultura bronzea. Ciascuna posizione rimanda a una miriade di pose provenienti dalla società e dalla storia dell’arte. Come una danza, le fotografie e le composizioni scultoree catturano l’interazione tra la coreografia e la fisicità dei bastoni in bronzo.
Attualmente Sharon Lockhart vive e lavora a Los Angeles, in California.