“In camera da letto hai pareti rosse?”-
Davide Montorsi, in arte Medulla, inizia con questa domanda i suoi workshop di serigrafia, ed allo stesso modo è iniziata la nostra chiacchierata. Ovviamente la risposta che gli ho dato, come del resto quella del 99% delle persone, è “no”. Il rosso non è un colore che si mette in camera da letto, lo sanno tutti, non è un colore riposante; meglio optare per colori più tenui, rilassanti, tinte pastello. Questa semplice domanda è bastata per introdurre il primo tema importante: il colore influisce sulla tua vita.
Quest’affermazione non è un’invenzione di Medulla ma è una famosa riflessione di Rudolf Steiner, filosofo, pedagogista, artista e non solo, austriaco vissuto tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, fondatore e ideatore, tra le altre, dell’antroposofia, di una corrente pedagogica, di uno stile architettonico e pittorico, il quale sosteneva per l’appunto che colori, forme, materiali ti influenzano, in un modo o nell’altro.
Proprio dalle riflessioni sull’architettura organica vivente di Steiner parte, circa nel 2012, la ricerca di Medulla, che si chiede come possa ricreare influenze positive attraverso la propria arte, quella della serigrafia. E trova la risposta a questa domanda attraverso l’uso di colori completamente naturali e organici che non puzzano, non sono tossici, si possono mangiare e vengono dalla natura, con la quale l’uomo è in armonia.
Non una sperimentazione facile e veloce; ci è voluto quasi un anno infatti per riuscire a creare una pasta naturale al 100% da usare come tintura naturale nella serigrafia. Un anno di studi su Il Libro dell’Arte di Cennino Cennini, definita la “bibbia” del restauratore, e di esperimenti con pigmenti naturali.
Un anno di esperimenti falliti, di fronte ai quali non si è mai arreso, traendo la forza di andare avanti da due personaggi molto importanti per lui: il primo, Michael Jordan, il quale sui suoi sbagli aveva costruito la volontà di migliorarsi, arrivando ad essere uno dei più grandi giocatori di basket, se non il più grande. Il secondo invece gli ha trasmesso il pensiero “Fare, o non fare! Non c’Ë provare!”.
Grazie a tanta pazienza e perseveranza è arrivato quindi a ottenere i suoi risultati, rivedendo il suo modo di pensare, di lavorare, di fare serigrafia.
Medulla, scelto come nome perché in latino significa sia “midollo” che “essenza delle cose” dal punto di vista materiale e spirituale, oltre ad essere un album di Björk, e il cui logo rappresenta un bersaglio e allo stesso tempo la sezione di un albero, ha inaugurato a Modena nel 2013, mostrando il frutto della sua ricerca con serigrafie create dalla collaborazione con persone che stimava, amici, artisti di fama nazionale e internazionale: Luca Lattuga, Luca Zamoc, Francesco Bevini, Marino Neri.
Da allora non ha mai smesso di studiare, approfondire, migliorare quell’interesse verso la serigrafia, nato tanto tempo fa per stamparsi magliette da solo perché stanco di spendere le paghette in magliette in vendita da Seta Cotta, chissà se qualcuno se lo ricorda ancora…
La sua fatica, i suoi esperimenti, i suoi studi, i suoi fallimenti che l’hanno spinto a migliorarsi, l’hanno portato a collaborare con diverse realtà, dall’illustrazione alla street art, passando per la musica e arrivando fino alla moda, come dimostra la collaborazione con la giovane fashion designer Cecilia Rinaldi.
Medulla ha iniziato anche a tenere workshop, tra i più importanti quelli all’Accademia di Brera, dove tiene a sottolineare che non insegna a fare serigrafie, non dà una ricetta pronta, ma ragiona e fa ragionare sul perché bisogna buttarsi sulla sperimentazione per fare in maniera naturale quello che si fa normalmente e tutto parte da quella domanda: “In camera da letto hai pareti rosse?”.
Sabato 2 luglio, alle 17:00, inaugurerà la nuova sede presso la Bottega dei Gozzi, in Via Toscanini 241 a Modena. Per informazioni potete andare all’evento facebook creato per l’occasione.