Dopo esserci recati (ovviamente in senso metaforico) per il nostro tour di presentazione dei live club di Modena e provincia a Vignola presso il Circolo Ribalta (qui l’articolo), ci siamo spostati all’altro capo della provincia, più precisamente a Camposanto. Ecco quindi che arriviamo al Circolo ARCI Fermata 23 dove abbiamo avuto il piacere di scambiare alcune battute assieme a Luna Malaguti, presidentessa dell’omonima associazione Fermata 23.
Parlaci di Fermata 23, del perché di questo nome, di che cosa si occupa… Insomma, cos’è Fermata 23?
Fermata 23 è uno circolo ARCI giovanile gestito dall’omonima associazione di promozione sociale a Camposanto, in provincia di Modena. Inaugurato il 6 luglio 2006 nei locali di una ex stazione degli autobus – da qui il nome – è attivo da ben 15 anni.
Ci occupiamo principalmente di attività rivolte ai giovani, con un interesse particolare per la musica. Ogni anno organizziamo una ventina di eventi musicali e culturali, collaborando spesso con altre realtà del territorio. Mettiamo a disposizione una sala prove completamente attrezzata e insonorizzata, adatta anche per le registrazioni, e siamo una delle sedi dei corsi di musica della Fondazione Andreoli (scuola di musica dislocata su 9 comuni della Bassa e con più di 1.000 allievi con l’obiettivo di diffondere la cultura musicale mediante attività educative e didattiche, offrendo una formazione musicale qualificata attraverso corsi singoli e collettivi per bambini, ragazzi e adulti, n.d.r.).
Dal 2009, portiamo avanti la rassegna di muralismo Quadricromie, grazie alla quale Camposanto (e non solo) sta diventando un vero e proprio museo a cielo aperto. L’anno scorso, in occasione della decima edizione, abbiamo deciso di dedicare la facciata delle scuole medie di Camposanto a Lucia Sarzi, attrice, partigiana e camposantese di adozione.
Raccontaci di una serata speciale, quella che ti è rimasta impressa nella memoria e nel cuore.
Parlo a nome di tutti i volontari dell’associazione dicendo che per noi tutte le serate sono speciali! Ognuna di esse ci ha lasciato dei bellissimi ricordi, ha visto nascere amori, amicizie e collaborazioni musicali. Sul nostro palco si sono esibite centinaia di band da tutta Italia e non solo. Alcune di esse hanno poi proseguito la loro carriera anche in contesti più grandi.
Siamo particolarmente affezionati ad alcuni format, che amiamo riproporre anno dopo anno: la serata con le band della nostra sala prove, lo storico toga party, i festivalini di Natale e Pasquetta, il T-Rex in ricordo di un amico che non c’è più, il Sofà so Good in collaborazione con Riverside Fest.
E poi il compleanno degli amici di To Lose La Track. Un’etichetta musicale indipendente umbra che, riporto testualmente il disclaimer presente sul loro sito web:
Gli album che scegliamo di produrre sono opera di amici a cui vogliamo bene e con cui abbiamo costruito qualcosa, oppure che hanno qualcosa in comune con noi e con la musica che facciamo. Ciò non significa che ‘fanno i dischi solo gli amici degli amici’, significa che ogni disco nasce da una storia e da un intreccio di percorsi, e non è detto che i nostri non si incroceranno.
E con questi ragazzi – nostri amici – i percorsi si sono intrecciati molti anni fa.
Quindi non saprei descrivere un evento “clou” o un artista che ci ha particolarmente segnato, ma recentemente, abbiamo scoperto che Terje Nordgarden, un artista norvegese che si è esibito alla Fermata 23 una decina di anni fa, viene oggi trasmesso da Virgin Radio.
È più di un anno che i live club sono fermi. Anche voi avete rispettato questo stop oppure vi siete re-inventati? E nel caso in che modo?
La Fermata (sembra un gioco di parole, ma purtroppo non lo è) è proprio ferma dal 22 febbraio 2020 dopo avere ospitato sul palco I Trillici e Giallorenzo. Dopo quella sera non abbiamo più potuto fare concerti e abbiamo sospeso praticamente tutte le attività del circolo, compresa la sala prove. Essendo tutti volontari, fortunatamente questo stop forzato non ha avuto un impatto sulle nostre vite lavorative.
Per quanto riguarda la sede, soprattutto durante l’estate ne abbiamo approfittato per dedicarci a dei lavori di ristrutturazione. Abbiamo cambiato il colore alle pareti e ristrutturato il nostro storico bancone del bar con l’aiuto di AstronaveLab, il progetto di falegnameria sociale legato alla Banda Rulli Frulli. Un piccolo restyling che abbiamo continuato anche in queste ultime settimane prendendo parte a due progetti partecipati per la valorizzazione degli spazi verdi di Camposanto, insieme a una rete di associazioni locali capitanate da Khora Lab. Abbiamo così ora una nuova fioriera che colora il nostro giardino e una nuova pedana per i concerti all’aperto, a disposizione di chiunque la vorrà usare quando ne avremo la possibilità. Ci ha permesso così di tenere impegnate le mani e pensare al futuro.
Per il resto, aspettiamo tempi migliori per riprendere le attività. Siamo fiduciosi che alla ripartenza non mancherà la voglia di fare e sentire musica, e finché ci sarà l’energia dei nostri volontari e di chi viene alla Fermata continueremo ad andare avanti.
Guardando quindi al futuro, la serata che vorreste organizzare appena si potrà?
Appena si potrà, ci piacerebbe recuperare le date che sono saltate a causa della pandemia e ospitare tutti gli amici che come noi non vedono l’ora che si torni a fare e ad ascoltare musica dal vivo.
Sappiamo che ci vorrà del tempo e che le cose probabilmente saranno diverse da come le conosciamo ora, ma non abbandoniamo il desiderio di tornare in pista!